15 e 16 aprile 2015 – Nicola Stilo/Alessia Martegiani Duo in “Promenade for two” per lo Spring Jazz Festival 2015 Nicola Stilo al flauto traverso, Alessia Martegiani voce Gregory’s Jazz Club Via Gregoriana 54/a
Il duo di Alessia Martegiani e Nicola Stilo (il flautista è anche nei Sarau di Romina Ciuffa, al link quello “VerdeChoro”) è di recentissima formazione. La collaborazione fra i due musicisti è cominciata nel settembre 2014. Il progetto che presenteranno al Gregory’s Jazz Club di Roma (Via Gregoriana 54/a, zona Spagna) il prossimo 15 e 16 di aprile è dunque a tutti gli effetti un’anteprima. Il titolo del concerto vuole dare conto di un percorso musicale vario che ha i suoi maggiori riferimenti nella nobile forma delle canzoni. E dunque il concerto vuole essere una “passeggiata” tra gli autori che più hanno ispirato e influenzato il mondo: Jobim, Horta, Ellington, Edù Lobo, Barroso, Monk.
Senza confini di genere la bussola dei nostri due punta principalmente in una direzione che vuole esaltare una atmosfera intima, attenta ai particolari e concentrata sulla bellezza di melodie e armonie non banali. Sono in pochi ad avere il background musicale che Nicola Stilo ha acquisito in tanti anni e la naturalezza, la bravura e la credibilità con cui compone e suona. Le sue qualità artistiche e umane lo hanno portato a stringere sodalizi duraturi con musicisti come Chet Baker, Massimo Urbani e Luca Flores. Nicola Stilo ha vissuto ed esplorato in lungo e in largo il mondo costruendo un universo musicale che unisce Roma, Parigi e Rio de Janeiro e che per due serate arriva al Gregory’s proponendo tutta la ricerca di una vita dedicata alla musica e al jazz. È specializzato in flauto, piano e chitarra, e ha lavorato con Chet Baker negli anni Ottanta, quindi con Toninho Horta, Luca Flores e Roland Kirk. Fa parte del circuito Rioma.
Alessia Martegiani si avvicina giovanissima alla musica cominciando con lo studio del pianoforte. Per diversi anni studia i ritmi e le sonorità della musica brasiliana, perfezionando la conoscenza del repertorio bossa nova e samba cançao. Effettua una tourneé in Brasile nel 2000, collaborando con musicisti brasiliani, facendo esperienze live e in studio. Si è diplomata all’Accademia Musicale Pescarese con Diana Torto e Maurizio Rolli e ha partecipato a diversi seminari sull’improvvisazione nel jazz con Jay Clayton, John Taylor, Anthony Jackson. In Italia ha cantato in diverse formazioni e con musicisti quali: Massimo Manzi, Luca Bulgarelli, Mauro De Federicis, Paolo Di Sabatino, Fabrizio Bosso, Nicola Cordisco, Aldo Vigorito, Marco Siniscalco, Stefano Cantini, Fabrizio Mandolini. Ha cantato come solista per l’Orchestra Contemporanea del Conservatorio di Teramo e ha presentato un recital interamente dedicato alle musiche di Antonio Carlos Jobim, progetto ideato e diretto da Maurizio Di Fulvio. Ha fondato con Massimiliano Coclite e Bruno Marcozzi, il gruppo Trem Azul, con il quale si esibisce in importanti manifestazioni e con il quale nel 2006 ha prodotto il suo primo lavoro da band leader, cd pubblicato dall’etichetta Wide Sound e scelto dall’Egea per la distribuzione.
GREGORY’S JAZZ CLUB. Uno dei club migliori di Roma, migliore nel jazz e migliore nella cura, a metà strada tra Trinità dei Monti e Piazza di Spagna, una targa su una piccola porta al 54/a di via Gregoriana; un’atmosfera unica, fatta dei profumi e dei sapori di uno dei più forniti whisky bar di Roma e delle note del jazz che non muore mai. Una perla nascosta nel cuor capitolino. La porta a vetri si apre su un piccolo grande whisky bar dove il bancone in legno massello, la bottigliera a specchi anticati e i tavoli in legno sono sfiorati da una luce calda e gradevolmente soffusa.
Il jazz al Gregory’s nasce dallo studio appassionato dei grandi songbook, degli standard e dei generi della tradizione, dallo swing al bebop fino all’hardbop, e vuole essere un costante omaggio e ringraziamento ai nomi, alle espressioni e personalità più importanti della storia del jazz: Cole Porter, George Gershwin, Louis Armstrong, Benny Goodman, Duke Ellington, Bix Beiderbecke, Ella Fitzgerald, Oscar Peterson, Lester Young, Charlie Parker,Frank Sinatra, Lionel Hampton, Coleman Hawkins, Dexter Gordon, Sonny Rollins, Miles Davis, Count Basie, Ben Webster, Paul Chambers, Philly Jo Jones, Bobby Dhuram, Art Blakey, Chet Baker, Bill Evans, Sarah Vaughan, Billie Holiday, Dizzy Gillespie, Max Roach, John Coltrane, Clifford Brown, Charlie Mingus e Thelonious Monk, solo per citarne alcuni. Dal 1996 il Gregory’s vuole diffondere la cultura del jazz esaltando l’aspetto popolare di una musica, che contrariamente a quanto spesso si pensa, si apprezza maggiormente quanto più riesce ad essere orecchiabile e godibile. Diffondere la cultura del jazz vuol dire farlo amare prima di tutto, e quindi renderne piacevole l’ascolto per farlo arrivare al cuore del pubblico. Per fare questo il Gregory’s ospita i migliori artisti italiani e invita grandi ospiti internazionali, cercando di offrire al pubblico prima di tutto un alto standard qualitativo. Nella hall of fame del Gregory’s hanno il loro posto Bobby Durham, Victor Lewis, Steve Grossman, Gregory Hutchinson, Jeff Williams, Jerry Bergonzi, Bob Wilber, Jeremy Pelt, Danny Grisset, Willie Jones III, Scott Hamilton, Harvey Kaiser, Eric Harland, Randy Sandke, Tony Scott, Chihiro Yamanaka, Carlo Atti, Dario Deidda, Dado Moroni, Rosario Giuliani, Antonio Fara, Geg Munari, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Gianni Basso…