Una nuova serata esclusiva e intima nei saloni del palazzo in centro storico a Roma dove Romina Ciuffa, fondatrice di Rioma Brasil e importatrice in Italia del Sarau brasiliano – salotto di scambio di arti e culture, che già ha visto ospiti i più qualitativi e speciali artisti e professionisti brasiliani e italiani – questa volta invita l’ambasciatrice brasiliana Felicidade Suzy, grandissima voce e apprezzata cantante, tanto da essere stata per una vita amata dal leggendario Baden Powell, che volle salire sul suo palco quando, a soli 19 anni, lei si esibiva e, non sapendo fosse lui, gli negò il microfono.
Amazzonica di Manaus, moglie dell’ambasciatore José Roberto de Almeida Pinto, rappresentante permanente del Brasile nella Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP), Felicidade, di passaggio da Lisbona dove vive con il marito, sarà l’ospite d’onore del Sarau di mercoledì 19 marzo nella casa in cui sono passati i più grandi rappresentanti della musica brasiliana, tra i quali il chitarrista Guinga, oggi definito il nuovo Tom Jobim, insieme alla pianista Stefania Tallini, la cantante Thais Gulin, nota per essere la fidanzata di Chico Buarque de Hollanda, la regina della Bossanova Rosàlia de Souza, principale interprete in Italia del proprio Paese, i fratelli Roberto ed Eduardo Taufic; e si raccolgono sempre i migliori nomi della scena filobrasiliana italiana, tra i quali Maria Pia De Vito, Barbara Casini, Susanna Stivali, Nicola Stilo, Eddy Palermo, Massimo Aureli, Zè Galia, Giovanni Imparato, Giulia Salsone, Paolo Innarella, Paolo Papalini, e moltissimi altri. Non solo artisti: il Sarau pullula di economisti e professionisti interessati al Brasile e facenti parte del circuito di Rioma.
Sulle orme del giornalista e scrittore Victor Ciuffa, padre dell’anfitriona e storico creatore della Dolce Vita, la figlia ha dato vita alla Dolce Vita brasiliana del nuovo millennio.
In quest’occasione Felicidade sarà accompagnata da due musicisti (con aggiunta di voci) attivi nella scena romana, Edward Rosa e Coimbra. Tra gli ospiti saranno presenti molti nomi del mondo diplomatico, artisti, rappresentanti del mondo istituzionale e dell’economia, oltre ai numerosi grandi musicisti che si alterneranno, insieme, tra microfoni e strumenti, in un connubio assolutamente irripetibile ed ogni volta unico. Il Sarau di Romina Ciuffa è sempre accompagnato da mostre d’arte, presentazioni di libri e cd, momenti culturali e di beneficienza; il progetto RIOMA va soprattutto in appoggio alla favela della Rocinha, a Rio de Janeiro, la più grande favela dell’America Latina, oggetto del libro di reportages esclusivi che la giornalista sta completando dopo un lavoro già di alcuni anni.
IL SARAU DI ROMINA CIUFFA
Romina Ciuffa, giornalista ed editrice, è la fondatrice di Rioma, nuovo movimento di Dolce Vita brasiliana (suo padre, il giornalista Victor Ciuffa, fu l’artefice della Dolce Vita e l’ispiratore del film di Federico Fellini). Anfitriona del Brasile a Roma, promuove tra Italia e Brasile il Sarau, salotto culturale che lei importa personalmente dalla cultura verde-oro, essendo esso assente in fatto ed in concetto nella cultura artistica italiana, più individualista e commerciale: uno scambio artistico privato, un evento culturale realizzato con una certa cadenza nella casa dell’anfitrione, nel quale l’incontro apre all’espressione artistica – danza, poesia, lettura, musica, pittura, teatro e quant’altro – e termina in una jam session di improvvisazione. Evento molto comune nel XIX secolo, il Sarau in Brasile è stato riscoperto per il suo carattere innovativo, nei suoi toni di rilassatezza serale o notturna, senza alcuna pretesa che quella di distrarsi e creare nuova arte dall’arte; consente agli artisti di entrare a contatto, conoscersi, avere in esso un punto di riferimento mutevole ed esclusivo. I divani sono quelli della taverna di casa Ciuffa: in pieno centro storico a Roma, davanti al camino nel palazzo di proprietà, oppure nel verde della tenuta dei Castelli Romani. Gli invitati sono selezionati ed ogni volta differenti, nessuno di essi, per quanto noto, è pagato né rimborsato per la partecipazione, trattandosi di una festa meramente amicale. Gli incontri sono esclusivi e chiusi al pubblico, tutti gli ospiti sono sempre speciali. Non sempre e non necessariamente l’incontro verte su tematiche brasiliane.